//I Masanielli di Francesco Martucci – Caserta

I Masanielli di Francesco Martucci – Caserta

È vero, il mio weekend a Caserta è stato un grosso cliché, ma come fai a rinunciare a provare la pizza di Francesco Martucci quando sei così vicino? (Anche se il giorno dopo andrai da Franco Pepe…) Non ce l’ho fatta! Quindi sabato sera, dopo aver passato la giornata a visitare la Reggia, abbiamo deciso di andare a provare i Masanielli di Francesco Martucci. Questa pizza era sulla mia lista da un po’ ma non potendo prenotare non ero così fiduciosa di riuscire a mangiarci.

Dopo una passeggiata nel centro di Caserta, ci siamo diretti, intorno alle 18.45-19, alla pizzeria che si trova tra un benzinaio, un negozio per bambini e Le Colonne Marziale di Rosanna Marziale (1 stella Michelin), e sopra a un locale dove quella sera suonavano musica metal.

Arrivando abbiamo notato che la fila fuori era già parecchio lunga e intorno alle 19 (La pizzeria apre alle 19.15) abbiamo dato il nostro nome. Siamo stati talmente fortunati da riuscire ad entrare al primo turno in questa sala da circa 150 coperti e a sederci intorno alle 19.45, senza perderci anche la sfilata di Francesco Martucci che entrava in pizzeria.

Appena seduti in una sala gremita ci sono stati portati i menu (alla velocità della luce) e abbiamo cominciato a leggere la lunga lista di pizze. Un’infinità. Le avrei volute assaggiare tutte.

Alla fine ci siamo orientati su due antipasti e due pizze.

Come antipasti abbiamo preso una porzione di montanare alla genovese e una frittatina di pasta (la mia passione).

Le montanarine sono arrivate per prime, dopo pochissimi minuti di attesa, e già solo a vederle sembravano una delle cose più buone del mondo. Lo erano. La genovese di cipolla Ramata di Montoro era carica, consistente, il leggero velo di Conciato Romano dava al tutto un’ottima sapidità e la frittura era molto leggera, quel tanto da lasciare un alone di olio sul tovagliolo ma non da rovinare tutto il sapore.

Dopo pochissimo è arrivata anche la frittatina di Pasta di Gragnano “Pastificio dei Campi” con besciamella fatta con latte nobile dell’Appennino Campano, Parmigiano reggiano di vacca bianca modenese 30 mesi, Provola e Prosciutto Cotto Artigianale di Suino. Ode alla frittatina di pasta, davvero molto molto buona, fritta perfettamente e cremosa al punto giusto. Frittatine di pasta mi mancate tanto quando sono a Roma… 

Gli antipasti sono scivolati via così, senza nemmeno accorgermene, ma ci hanno aperto lo stomaco per lei, LA PIZZA. Abbiamo deciso di prendere due pizze ne troppo particolari ne troppo semplici: io ho preso la Nero di Corbara con Pomodoro Corbarino in acqua e sale, Salsiccia a Punta di Coltello di Suino Grigio Ardesia, Caciobufala stagionato 2 mesi casa Madaio e Olio Evo Koinè, mentre il mio fido accompagnatore e assistente (e fidanzato n.d.r.) ha preso un twist della Margherita, per non smentirsi mai: la 4 Pomodori in 3 consistenze con Pomodoro ciliegino semi-dried, Pomodoro datterino giallo/rosso confit, Mozzarella di Bufala Campana DOP, Pomodoro lampadina secco, Primo sale di Bufala,e Olio Evo Raro.

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La Nero di Corbara era molto buona, forse la salsiccia aveva un sapore troppo predominante di finocchio, ma mangiata insieme agli altri ingredienti dava quel giusto guizzo a tutto il resto. Ottimo il caciobufala e anche i pomodori. E poi è arrivata insieme ad un cameriere e un cannello e il formaggio è stato sciolto direttamente davanti ai miei occhi, potete immaginare la mia gioia!

La 4 pomodori in 3 consistenze è una pizza monumento nazionale: io amo moltissimo il pomodoro e dopo aver mangiato questa pizza credo di aver scoperto di cosa sa veramente. I pomodori ciliegini semi-dried davano la spinta a tutto il resto (quando li ho assaggiati mi sono quasi emozionata), rendendo questa una delle pizze più buone che io abbia mai mangiato in vita mia. E non è così per dire!

Una menzione speciale ovviamente va all’impasto: profumato, morbido, scioglievole, alveolato all’ennesima potenza. Mi ricorda molto quello di Pier Daniele Seu, ma forse meglio dire il contrario.

La cena si è svolta in totale in un’oretta, quindi intorno alle 21 eravamo fuori, per lasciar spazio alla fiumana di persone in attesa: mentre uscivamo infatti ho sentito che per sedersi a mangiare l’attesa era di 2 ore e mezza, mentre per una pizza da asporto di 1 ora e mezza. Ve lo dico, NE VALE LA PENA!

Sui prezzi siamo un po’ sopra la media delle pizzerie di livello del resto della Campania in cui sono stata: per 1 acqua, 1 birra, due antipasti e due pizze abbiamo speso 35 euro (compresi di 1,50 di coperto a testa). Però confesso che credo sia una spesa giusta rispetto alla qualità degli ingredienti.

I Masanielli di Francesco Martucci Viale Giulio Dohuet, 11 – Caserta €€ Facebook

2019-01-23T14:33:39+01:00

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